Comunità educativa residenziale.

La famiglia è l’ambiente di socializzazione primaria dei bambini, il luogo dove possono sperimentare la cura, la tutela, il rispetto, la protezione, l’amore.

L’appartenenza alla famiglia permette dunque al bambino di crescere e svilupparsi in relazioni significative con adulti che ne sostengano la crescita e che, contemporanamente, lo accompagnino nell’acquisizione dei valori che ne orienteranno e guideranno il percorso.

Oggi come ieri, le famiglie possono essere in difficoltà di fronte ai compiti di sviluppo e crescita dei figli.

In alcune circostanze le condizioni familiari sono talmente critiche da richiedere l’intervento di operatori e professionisti che possano provvedere a fungere da sostegno nei momenti più difficili. La soluzione dell’accoglienza in comunità di minori in condizioni di difficoltà familiare può essere una risposta valida per offrire a bambini e ragazzi, seppur temporaneamente, la presenza di una figura adulta accogliente e tutelante.

La Comunità Educativa può accogliere sette fra bambini e ragazzi. C’è inoltre la possibilità di ospitare un altro minore in emergenza.

La richiesta di inserimento di minori nella nostra Comunità Educativa è effettuata prevalentemente dai Servizi Sociali.

I destinatari del servizio sono bambini e adolescenti dai 6 ai 18 anni, di ambo i sessi. Sebbene la comunità educativa “Casa del Fanciullo” non rientri nella tipologia delle comunità familiari, cerca di improntare il proprio servizio fornendo un’accoglienza di tipo familiare, offrendo cure e sostegno grazie alla presenza di adulti accoglienti, contribuendo all’educazione e alla salute dei bambini ospitati.

La comunità educativa della Casa del Fanciullo ha operato la scelta di ospitare minori di entrambi i sessi. Il numero di ragazzi accolti, ma anche l’organizzazione degli ambienti, ci permette di estendere l’accoglienza a maschi e femmine nel medesimo appartamento, pur garantendo spazi e riservatezza rispettosi del genere di appartenenza.

Nella convinzione che l’intervento di prevenzione sia da ritenersi efficace, si cerca di favorire l’accoglienza di bambini e di preadolescenti, pur non escludendo la possibilità di inserire ragazzi in età adolescenziale, qualora se ne ravvisi la necessità.

L’accoglienza si protrae nei tempi previsti dalla legislazione vigente in accordo con i servizi sociali e le indicazioni dei Tribunali. La Comunità accoglie i ragazzi fino al compimento del diciottesimo anno di età.

In casi particolari, qualora la situazione richieda un accompagnamento ulteriore, la Comunità Educativa è disponibile ad un prosieguo/prosecuzione fino al ventunesimo anno di età, sempre in accordo con l’Ente Pubblico, con il ragazzo stesso e, possibilmente, con la famiglia. Tale proroga può essere attivata qualora la situazione richieda tempi più lunghi per l’avviamento alle autonomie, ma risponde sempre a progetti educativi strutturati ad hoc.

La struttura ospitante è collocata in una località situata alle porte di Piacenza.